Non è mica facile, spiegare che cosa significa avere un sogno e svegliarsi presto tutte le mattine per realizzarlo. Come raccontare il potere delle mani, ma solo quando sono collegate con le idee, col cuore, con tutto ciò che sei? Questo spettacolo parla della terra, perché parte tutto da lì. La storia inizia con l’uomo che raccoglie, ringrazia e trasforma. Mani d’argilla è il titolo che riassume un concetto quasi banale: sporcati, sogna e crea. Tutto qui, o quasi. C’è il lavoro, ci sono i luoghi che sanno di ricordo e di futuro, ci sono i maestri, pochi, che sanno insegnare agli altri l’onestà della fatica. Non si fanno vasi, statue, piatti. Si cerca e si trova l’idea giusta, la forma elegante, si immagina di essere piccoli dei, capaci di ricreare un mondo a misura di bellezza. Mani d’argilla è la storia di un apprendista che ha molto da imparare, come tutti noi. Il suo è un percorso che comprende le tecniche, il rispetto dei tempi e dei materiali e quel sano coraggio di metterci dentro le proprie idee. Solo alla fine, il talento si trasforma in opera d’arte. Prima è solo una promessa, e le promesse sono feroci se non vengono mantenute. Lo spettacolo è allegro, comico e poi romantico, perché a parlare di mani si smuovono i ricordi: della nonna che faceva la pasta, del pittore che sapeva mettere in un quadro tutto il sale di una lacrima, di un operaio che stringe col pugno la tovaglia perché certi lavori stancano e non saziano mai. Mani d’argilla è un inno al lavoro fatto bene, con tutte le parti del corpo pronte a trasformare il crudo del mondo in un oggetto vivo: per chi lo fa, per chi lo sceglie.
Durata: 45 minuti
Genere: commedia per tutti
Produzione: Ventinovenove Impresa Sociale e Azienda Frattelli Colì
Comunicazione e Booking: daimon@29nove.com
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