Oliver Twist è un personaggio ribelle dal cuore grande, simbolo positivo di resilienza. Charles Dickens, con il suo romanzo, prende una posizione di fronte al dramma della povertà, a causa della quale i bambini, privi di un percorso educativo adeguato, sono in balia del caso, costretti a tutto, irretiti da personaggi poco raccomandabili.
In questo spettacolo, Oliver appare molti anni dopo le vicende narrate. In questa inedita parte della sua esistenza, Oliver non è più un ragazzino. Anche se ormai è un uomo adulto sopravvissuto a cose tremende, torna accanto all’altare dell’antica chiesa del villaggio, ogni anno nello stesso giorno, e lì si ferma per un’ora. Guardando il paesaggio immutato intorno a sé, si addentra nel dialogo con Agnes, sua madre, morta di parto. Un dialogo tra due poli estremi, tra vita e morte, in cui Oliver ritorna a raccontarsi ogni volta, con un anno in più, ma col desiderio sempre più forte di quell’abbraccio mancato.